martedì 19 dicembre 2006

PIAZZA 2

15.08.06

Non si ferma il tormentone della Piazza indipendenza a Chiasso. Vorrei esporre il mio pensiero che io ritengo neutrale, non appartengo a nessun partito e abito a Chiasso da più di 40 anni.
Gli illusi che si aspettano che a breve termine possano essere tolte le strutture al centro della Piazza si sbagliano di grosso. In questa Piazza vengono aggiunte delle strutture (perfino una postazione internet) rendendo così sempre più difficile e costosa la rimozione delle tettoie con tutte le seguenti aggiunte.
Molti anni fa quando é stato eretto il muro in cemento in Piazza Bernasconi, davanti alla Chiesa e Municipio, la gente parlava di scandalo, si sentiva spesso, nel semplice linguaggio e coscienza della gente “muro di Berlino” il quale muro non piaceva quasi a nessuno, di fatto “strozzava e chiudeva quella piazza.
Ora questo muro dopo molti anni dovrebbe essere abbattuto secondo i desideri delle Autorità, peccato che l’abbiano capito con molti anni di ritardo rispetto al popolo bestia, aggiungendo agli ingenti costi per la realizzazione quelli per l’abbattimento.
Ai promotori dell’iniziativa per la “demolizione” (io direi spostamento in altro luogo) delle pensiline di Piazza Indipendenza, consiglierei di aspettare, di non fare azioni cruente o inutili, nell’avvicendarsi dei poteri, un giorno ci sarà qualcuno che vorrà togliere tutto senza tante polemiche. Non sarà forse per domani, ma quando i puntigli politici potranno essere soprafatti dal buon senso in favore e secondo i desideri della popolazione alla quale, a volte, non resta che mugugnare.
Penso a quanto è diventato bello il centro del Paese, tutti sono concordi nel fare le lodi dei realizzatori del cambiamento, peccato proprio che ci sia questa divergenza di opinioni che, come per il muro della Piazza Bernasconi, sarà tolto tra qualche anno e da altre persone.
Fare e disfare, è tutto un lavorare, dice il proverbio, e pagare aggiungo io..
Lorenzo Zago, Chiasso

PIAZZA 3

Pubblicato 12.11.06
Da che mondo è mondo, si sono fatte lotte fratricide per raggiungere gli stessi scopi degli avversari, ma con la presunzione da ambo le parti di avere la ragione del giusto. In queste controversie perseverate, generalmente, per un prestigio personale, di gruppo o politico, l’obiettivo comune, quello giusto, a favore del Paese e della gente viene perso di vista, fagocitato da ragionamenti che con il logico e il razionale non hanno nulla a che fare.
La piazza Indipendenza, per i chiassesi non é una piazza, ma è “la piazza” per antonomasia, sono certo che qualsiasi modifica fosse stata fatta su altre piazze, non avrebbe suscitato questo vespaio. Le polemiche, qualora ce ne fossero state sarebbero certamente state molto più contenute e non avrebbero portato ad una votazione popolare.
In una lettera al CDT di venerdì 10 l’autore ipotizza che le strutture della piazza servano solo “per i frequentatori scalzi scesi dal muretto di Piazza Municipio” (Piazza C. Bernasconi) ebbene, questo è quello che pensa anche la maggior parte della gente e sarebbe stato utile tenerne conto.
Le autorità possono fare un “mea culpa” per il mancato proseguimento di riqualifica di Corso S. Gottardo, in effetti se invece di trattare da “lettere spazzatura” la legittima opinione dei cittadini, che per riflesso sono stati trattati a loro volta da spazzatura, ci si fosse accorti che esiste anche la modestia, sono certo che il risultato della consultazione popolare circa il proseguimento dei lavori avrebbe avuto un esito diverso. Quello che avrebbero potuto dire alle loro genti sarebbe stato questo:
“Cari concittadini, sono onorato di essere il Sindaco di questo Paese, sono uno di voi e lo so bene di non avere questa carica per “volontà Divina” non posso dire perciò “Dio me l’ha data e guai a chi me la tocca” anche perché abbiamo poi visto come é andata a finire.
I miei scopi ed i vostri sono comuni, entrambi abbiamo gli stessi desideri, gli stessi obiettivi, lo stesso amore per il nostro Paese. Solo chi non fa niente non sbaglia mai, se nello slancio di fare il bene della Città, qualcosa non è perfettamente riuscito o addirittura stravolge le vostre convinzioni, sono pronto ad ascoltarvi serenamentecome mi si addice e cercare assieme una soluzione. Non penso che siate “spazzatura” ma cittadini che esprimono la loro libera opinioni in una libera Democrazia in un libero Paese.
Vi assicuro che terrò nella massima considerazione i desideri dei chiassesi per la Piazza Indipendenza. A mia volta vi chiedo di votare il credito per il proseguimento dei lavori sul Corso, nell’onda dei lavori della prima parte appena terminata, considerando che un rinvio, magari di anni, ci costerebbe assai più che lo smontaggio delle strutture della piazza. Ho anche un’idea dove eventualmente utilizzare queste strutture, in Piazza Elvezia, dove si inserirebbero ottimamente e sarebbero un biglietto da visita di prestigio per questa piazza a ridosso della Dogana.”
Purtroppo, causa lo scollamento esistente tra autorità e parte della popolazione, tra qualche anno pagheremo per i lavori ancora da eseguire nel Corso un prezzo ben più alto di quello preventivato. Sarebbe tutto così facile e logico, solo usando un po’ di psicologia, senza manifesti o slogan tipo elettorale, che fanno più male che bene in certi casi, se tutti mettessero al primo posto il bene del Paese, al di la dei puntigli, dei consigli sbagliati o interessati (credo che molte Amministrazioni abbiano i loro “Cardinale Richelieu”
S. Francesco con la massima umiltà ha fondato degli Ordini Monastici e Conventi che sono patrimonio dell'umanità e saranno per sempre nel mondo, e noi senza un bricciolo di umiltà non siamo arrivati a rifare 100 metri di strada in centro al Paese.

Lorenzo Zago Chiasso